Forse non tutti sanno che la dolcissima Barbie, la bambola più famosa del mondo, ha una progenitrice ariana e precisamente la bambola ''Lilli'', del 1955, anch'essa bionda con gli occhi azzurri, come i canoni di bellezza germanici di allora imponevano. Lilli era un giocattolo prodotto da un'azienda tedesca che fece fortuna durante la seconda guerra mondiale producendo e vendendo soldatini giocattolo. Finita la guerra iniziò a produrre la suddetta bambola che ricalcava volutamente lo stile ''razza ariana'' hitleriano non ancora scomparso dall'immaginario collettivo teutonico dell'epoca. Il destino, beffardo, volle che un giorno Elliot Handler, proprietario della Mattel, un’azienda che produceva mobili per case di bambole, e la sua moglie ebrea Ruth trascorressero le loro vacanze in Svizzera, nel 1956. Ruth vide in una vetrina 6 bambole Lilli bellissime, uguali ma vestite in modo differente e questo le fece scattare la ''folgorazione imprenditoriale'' che portò alla creazione della famossisima bambola Barbie! Ruth ignorava che Lilli fosse ariana e la copiò paro-paro con tanto di occhi azzurri e fluenti chiome bionde. Il successo clamoroso del giocattolo (oltre 1 miliardo di pezzi prodotti e venduti) fece passare in secondo piano, e cadere nel dimenticatoio, la ''gaffe'' razziale della sua genesi. Per maggiori dettagli su questa singolare vicenda, clicca il bottone rosso qui sotto. |