Vita sempre più dura per i possessori di cani che non dovranno più limitarsi a raccogliere le deiezioni solide dei loro amici a 4 zampe, ma dovranno anche ripulire le pipì che imbratteranno cose pubbliche o private. Quindi bisognerà armarsi di spruzzino d'acqua e lavare gli zampilli sui pali della luce, sugli spigoli degli edifici, sulle ruote delle macchine ecc... A dichiararlo una recente sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto, e dato ragione, ad una denuncia di un signore per ''imbrattamento'', ai danni di un padrone di un cane. La cosa renderà molto dura la passeggiatina pomeridiana col nostro migliore amico perchè, si sa, un cane è un grado di fare decine di pipì consecutive in poco tempo. Il rischio, se non si pulisce, è quello di venire denunciati per imbrattamento da chiunque: dal vigile che vede il nostro amico imbrattare un palo ad un automobilista che si vede orinare su una ruota. Come ogni legge potrebbe venire, col tempo, ignorata e ''tollerata''; il rovescio della medaglia, infatti, nel caso diventi una regola perseguita con accanimento è che i padroni non portino più fuori i cani e si passi dal reato di imbrattamento a quello di ''violenza psicologica su animali''. Per maggiori informazioni clicca qui sotto. |